giovedì 26 giugno 2014

Il Parco di Pinocchio

Il Parco di Pinocchio si trova nella frazione di Collodi presso il Comune di Pescia, in provincia di Pistoia. Oltre a tutto questo Collodi è anche il paese dove Carlo Lorenzini, l'autore delle Avventure di Pinocchio, trascorse la fanciullezza e da cui in seguito trasse lo pseudonimo che lo rese celebre in tutto il mondo. Tutto ebbe inizio nel 1953, quando su iniziativa del prof. Rolando Anzilotti, allora sindaco di Pescia, venne indetto un concorso nazionale, che prevedeva l'abbinamento di architetti e scultori, per la realizzazione di un monumento a Pinocchio, nel settantesimo anniversario della pubblicazione della prima puntata della fiaba di Pinocchio. Furono presentati 165 progetti ed esaminati da una commissione che scelse come vincitori ex equo il gruppo statuario Pinocchio e la Fatina di Emilio Greco e la piazzetta dei mosaici, progettata dallo scultore Venturino Venturi con gli Architetti Renato Baldi e Lionello De Luigi. Ben tre anni dopo, nel 1956, utilizzando contributi pubblici e i proventi di una sottoscrizione nazionale fra gli alunni delle scuole inferiori, fu realizzato un parco commemorativo tradizionale costituito da un boschetto di lecci intorno ad una piazza lastricata e delimitata da muretti decorati a mosaico, con scene dalla storia di Pinocchio. Con il passare degli anni il parco si è arricchito di nuove realizzazioni: nel 1963 fu inaugurata l'Osteria del Gambero Rosso ed anche un museo-biblioteca, ove raccogliere le varie edizioni di Pinocchio (mai realizzato secondo i piani originari) del quale si conservano però alcuni disegni schematici. Successivamente fu realizzato l'ampliamento del parco su un'area contigua (il Paese dei Balocchi), con un percorso scandito da sculture e piccole costruzioni simboliche (come la Balena), dove vennero installate ventuno sculture in bronzo di Pietro Consagra, che rappresentano i personaggi, le situazioni e gli ambienti della fiaba. Pietro Porcinai progettò fitte siepi di sempreverdi e piante perenni e annuali i cui colori rimandassero simbolicamente all'episodio rappresentato. Questa seconda fase del parco viene attuata lentamente per carenza di finanziamenti e inaugurata solo nel 1972. Infine nel 1986 fu aggiunto il Laboratorio delle Parole e delle Figure, da uno schizzo dell'architetto Giovanni Michelucci.

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