Sabato
scorso un gruppo di 15 ragazzi provenienti da vari Paesi (Stati
Uniti, Messico, Israele, Finlandia, Ungheria, Brasile, Turchia,
Svezia, Danimarca e Olanda) presenti da diversi giorni in Toscana, ha
visitato a Collodi il Parco di Pinocchio e il Giardino di Villa
Garzoni, anche grazie al contributo della Fondazione Nazionale "Carlo
Collodi" che ha generosamente
offerto gli ingressi per le visite. I ragazzi accompagnati a visitare
il Parco di Pinocchio, dove hanno avuto l'opportunità di incontrare
il sindaco di Pescia, che ha dato loro il benvenuto a nome della
città e ha loro ricordato il significato di Pinocchio e della sua
fiaba. La giornata a Collodi si è conclusa con un saluto ai giovani
visitatori esortandoli a farsi portavoce dello spirito di pace e
fratellanza di cui è impregnato il libro di Pinocchio, una copia del
quale, in lingua inglese e offerta dalla Fondazione Nazionale "Carlo
Collodi" è stata donata a ciascun ragazzo insieme a un
Pinocchio in legno di piccole dimensioni.
Iniziativa
lodevole quella di far visitare il Parco di Pinocchio a ragazzi
provenienti da ogni parte del mondo, al fine di diffondere e far
conoscere il nostro “piccolo parco” non certo all'altezza della
“Fiaba di Pinocchio” che vuole rappresentare, anche se mi domando
quanto questa iniziativa possa far aumentare il flusso turistico al
parco. Qualcuno si aspetta di vedere orde di turisti messicani o
brasiliani a Collodi in visita al Parco di Pinocchio? Con questo non
voglio denigrare la piccola “iniziativa fai date” e low cost di
propaganda, ma sottolineare il fatto che la sola visita di 15 ragazzi
non serve certo a risollevare le sorti del nostro “parchetto”.
Nota polemica: la Fondazione Nazionale “Carlo Collodi”, poteva
evitare di sottolineare sulla stampa che ha “generosamente offerto
gli ingressi per le visite” ai 15 ragazzi... Se la Fondazione ha
difficoltà ad investire in pochi ingressi promozionali al parco
siamo davvero alla frutta.